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Attività fisica

Dalla Presidente di Firmo, Maria Luisa Brandi…

Pubblicato Thu, May 05, 16 da Sunsweet

Oltre a essere un alimento molto amato e di facile assunzione, le prugne possono avere un ruolo per aiutare le ossa? In questo affascinante articolo, la professoressa Maria Luisa Brandi, presidente dell’associazione FIRMO – Raffaella Beccagli Onlus, ente non profit che ha come obiettivo la prevenzione e la cura dello scheletro, spiega perché alcuni nutrienti contenuti nelle prugne possono essere utili alla salute delle ossa.

Le prugne, benessere per le ossa!

Perché le prugne fanno bene alle ossa? Forse questa è la prima domanda che porranno i pazienti quando questo frutto delizioso verrà proposto come alimento utile alla salute ossea. E se è pur vero che da anni raccomandiamo la frutta secca come fonte di minerali fondamentali per lo scheletro, l'idea che le prugne secche possano aiutare a mantenere ossa sane non è così immediata. Per nobilitare quindi una raccomandazione che altrimenti rischierebbe di cadere nel vuoto, è utile divulgare i dati a supporto accumulati dalla ricerca scientifica.

22 milioni di donne e quasi 6 milioni di uomini in età tra i 50 e gli 84 anni sono affetti da osteoporosi nella Unione Europea.

Partiamo da un dato fondamentale: l'osteoporosi e le conseguenti fratture da fragilità sono un problema serio e i numeri parlano chiaro. 22 milioni di donne e quasi 6 milioni di uomini in età tra i 50 e gli 84 anni sono affetti da osteoporosi nella Unione Europea. Nel 2010 nel nostro Paese si sono verificate 465.000 nuove fratture da fragilità, con costi annuali diretti di quasi 2 miliardi di euro e di oltre 10 miliardi di euro se si calcolano anche le spese indirette.

La parola d'ordine è "prevenire", ma stiamo investendo in prevenzione solo il 2% di quanto spendiamo. Troppo poco! Come prevenire? Limitando i rischi. Ma quali sono i rischi reali di osteoporosi?

La più nota delle cause di osteoporosi è la menopausa, per la perdita della secrezione estrogenica ovarica. Ma anche lo stile di vita è fondamentale e questo include nutrizione e movimento. Sia donne che uomini dovrebbero infatti introdurre un grammo di calcio al giorno con la dieta e praticare attività fisica regolarmente e questo vale per entrambi i sessi.

Grande attenzione viene oggi data a studi di nutraceutica, la scienza che propone l'uso di alimenti naturali o parzialmente modificati per ottenere un risultato terapeutico. Questa disciplina si basa sull'assunto di cibi che contengono sostanze in grado di agire su meccanismi che regolano lo sviluppo di patologie croniche, quali malattie cardiovascolari, sarcopenia, tumori, malattie degenerative del tessuto nervoso e osteoporosi.

Il California Prune Board, con il supporto di Susweet growers inc., ha investito per primo sul valore nutrizionale delle prugne secche della California, con uno specifico interesse sul ruolo che questo frutto può svolgere nel mantenimento della salute dell'osso. Dalle ricerche si evince che le prugne secche contengono nutrienti sufficienti a renderle un importante attore nel regolare il metabolismo osseo e la resistenza dello scheletro.

Seppur limitati in numero, gli studi condotti ad oggi confermano un ruolo delle prugne nel mantenere le ossa in salute. Queste evidenze sono importanti, perché sono alla base di ogni sviluppo, anche di tipo farmacologico, di molecole utili a prevenire le fratture da fragilità.

Esistono anche studi condotti in donne dopo la menopausa, che seppur limitati per numero di osservazioni, dimostrano come una dieta arricchita di 100 grammi di prugne secche (10-12 prugne secche della California) al giorno sia in grado di ridurre significativamente, rispetto ai valori basali e a quelli di donne che assumono mele secche, prima i marcatori di metabolismo osseo, quali la fosfatasi alcalina ossea e l'osteocalcina e successivamente gli inibitori della formazione ossea, quali la sclerostina. Questo effetto bifasico è senz'altro utile al metabolismo osseo. In questi studi è stata inoltre evidenziata una riduzione della risposta infiammatoria nel gruppo di pazienti che assumeva prugne secche.

Oltre a questo effetto metabolico, le prugne sembrano inoltre in grado di aumentare la massa ossea con un incremento significativo della densità minerale ossea a livello della colonna vertebrale e dell'avambraccio. Anche una dose di 50 grammi al giorno di prugne secche (circa 4-5 prugne secche della California si è dimostrata efficace nel promuovere fenotipi ossei positivi, quali l’aumento dei marcatori di formazione ossea e riduzione dei marcatori di riassorbimento osseo, con conseguente metabolismo del tessuto osseo.

Questi risultati aprono a una domanda fondamentale: può essere formulata una domanda all’Agenzia competente per riconoscere un effetto meccanicistico dei componenti delle prugne secche nel migliorare le caratteristiche metaboliche del tessuto osseo? A questa domanda si deve rispondere tentando di comprendere le basi molecolari dell'azione trofica delle prugne secche sul metabolismo osseo.

Le prugne sono ricche in elementi chiave nel metabolismo osseo. Tra questi citiamo i polifenoli, molecole antiossidanti naturali in grado di mimare gli effetti degli estrogeni sul metabolismo osseo e sull'infiammazione. E che i polifenoli delle prugne abbiano un effetto positivo nel ridurre il riassorbimento osseo è stato dimostrato in vitro in cellule in coltura.

Ma le prugne sono ricche anche di micronutrienti indispensabili a mantenere un buon metabolismo osseo: tra questi il potassio (732 milligrammi in 100 grammi), il magnesio (41 milligrammi in 100 grammi), il boro (2,2 milligrammi per 100 grammi) e la vitamina K (60 microgrammi in 100 grammi). Le prugne contengono inoltre fibre in grado di promuovere l'assorbimento del calcio presente nella dieta. Queste ultime potrebbero facilmente essere assimilate, proprio per la funzione facilitatrice dell'assorbimento del calcio, a veri e propri prebiotici naturali. Per il boro è noto un effetto di riduzione della escrezione urinaria di calcio e magnesio. Anche il contenuto in vitamina K va meglio caratterizzato, perché questo nutriente è correlato al controllo della deposizione dei minerali, facilitando quella nell'osso e inibendo quella sui vasi.

Anche se ulteriori ricerche saranno necessarie per meglio quantificare e qualificare l'azione delle prugne secche sulla salute dello scheletro, i dati sono ad oggi accumulati ci permettono di concludere che 50/100 grammi di prugne secche al giorno svolgono un ruolo positivo nel mantenere la salute dell'osso, oltre ad esplicare numerose altre funzioni su organi e sistemi.

Cosa consigliare a chi, volendo usare una via naturale, desidera o mantenere o migliorare la salute delle proprie ossa? L'aggiunta nella dieta di prugne secche, come le Sunsweet, presenti da oltre 50 anni sul mercato italiano e apprezzate dai consumatori, è un mezzo facile per impostare un piano di prevenzione delle fratture da fragilità. L’importante è anche sottolineare come le prugne possono essere facilmente assunte, come ogni altro tipo di frutta, a qualsiasi età e sono efficaci sia a 8 che a 80 anni, anche sulla motilità intestinale!

Prof.ssa Maria Luisa Brandi Presidente F.I.R.M.O. Fondazione Raffaella Becagli Onlus


Riferimenti Bibliografici:

Bahram H. Arjmandi et al. – Journal of Women’s Healt and Gender-Based Medicine : 11:61, 2002

Hooshmand S. et al. – British Journal of Nutrition : 106:923, 2011 Hooshmand S. et al. – British Journal of Nutrition : 112:55, 2014

Rendime E. et al. – PLOS One : 8:e60, 2013

Attenzione: Le prugne aiutano la digestione e la regolarità intestinale quando se ne consumano 100 g al giorno nell’ambito di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita attivo. Consultare sempre il proprio medico in caso di problemi.

Fallisce il 50% dei buoni propositi di inizio anno - e i vostri?

Pubblicato Mon, Jan 08, 24 da Sunsweet

Quest’anno, perché non proporsi di fare una cosa un po‘ diversa? Come decidere di trattarvi bene con cibo buonissimo e nutriente. O di creare un piano di attività per tutta la famiglia che per prima cosa faccia divertire. E chissà? Forse, è la volta buona che i buoni propositi di inizio anno riuscirete a mantenerli!

Come trasformare I vostri buoni propositi per l’Anno Nuovo in quel 50% che va a buon fine!

Quante volte abbiamo tutti proclamato (quasi sfacciatamente) – a noi stessi e agli amici – liste di propositi per il nuovo anno pieni di positive e serie intenzioni, che “vogliamo realizzare nella nostra vita con energia, spirito giusto, entusiasmo, passione e determinazione) di cui però, statisticamente, molti sono destinati a fallire, prima ancora che cominciamo a metterli in atto! Uno studio americano apparso nel Journal of Clinical Psychology ha stimato che, per ogni nuovo anno che inizia, circa il 50% della gente formula propositi come perdere peso, fare ginnastica, non fumare, fare attenzione ai soldi, ma circa 6-8 settimane dopo le promesse fatte franano miseramente.

Eppure, per fortuna, La Speranza è l’ultima a morire.

Allora, che cosa possiamo fare, per dare a noi stessi un’occasione migliore di mantenere la nostra decisione?

Concentrarsi su un’area

Peter Bergman, scrivendo sulla Harvard Business Review, ha offerto osservazioni sul perché molto spesso stabilire obiettivi molto specifici non funziona; ‘Ci hanno insegnato a darci obiettivi molto specifici, molto misurabili e legati al tempo. Ma il risultato è che quelle caratteristiche sono esattamente quelle per cui gli obiettivi ci si ritorcono contro. In verità, 6-8 da che non siamo riusciti a raggiungere quegli obiettivi difficili che abbiamo fiduciosamente proclamato a inizio anno, tante volte cominciamo a ingannare e a imbrogliare noi stessi e perdiamo lo slancio!

Bergman propone:‘Invece di identificare degli obiettivi, concentrarsi su delle “aree di azione”.

  • Un’area di azione stabilisce delle attività che volete fare nel tempo a vostra disposizione; un obiettivo definisce un esito che volete ottenere
  • Un’area di azione è un percorso; un obiettivo è un risultato
  • E la bellezza del risultato finale è che focalizzandosi, il nostro proposito diventa reale e assume la forma di un’abitudine.

E la bellezza del risultato finale è che focalizzandosi, il nostro proposito diventa reale e assume la forma di un’abitudine.

E possiamo di certo vedere i vantaggi di puntare in generale a mantenere uno stile di vita sano - anziché inaugurare regimi di duro esercizio e diete d’urto punitive – e tentare di reinventarvi completamente. Piuttosto, ha senso invece che le abitudini sane diventino una parte della vostra vita quotidiana e non siano degli inserimenti forzati fatti nel panico il giorno 1 gennaio, per poi essere abbandonate poco tempo dopo. Avere un amico o un’amica che vi diano manforte nel vostri sforzi di vita sana è anche una magnifica idea. Potete condividere idee e consigli. Potete festeggiare i suggessi e imparare dagli insuccessi. Potete farvi il tifo a vicenda per rimanere concentrati e impegnati quando la situazione si fa dura.

Essere ispirati

Se vi serve un po’ di ispirazione, i nostri 10 consigli per uno stile di vita più sano possono essere un buon inizio. E qui ci sono un po’ di spunti per creare un piano di attività invernali che funzioni per voi. Perché se contate sulle sole vostre motivazioni, quella famosa ora di esercizio che vi dà assertività, vi potenzia l’energia, mantiene il vostro peso sano, potrebbe anche non avere mai luogo.

  1. Cambiate il vostro comportamento cambiando la vostra mentalità – l’attività fisica non è un peso, è un divertimento!
  2. Mettete il naso fori di casa. Una camminata veloce può essere rigenerante in una serata fredda e frizzante.
  3. Liberate il bambino che è in voi. Se avete la fortuna di un po’ di neve, uscite a giocare!
  4. Iscrivetevi a un corso - qualcosa di divertente, tipo zumba . Qualcosa di calmante, tipo yoga. Qualsiasi cosa faccia al caso vostro.
  5. E infine, se davvero il tempo è proibitivo per uscire di casa, su YouTube è pieno di video di esercizi per ogni età, gusto, livello di forma fisica.

Mai più maldipancia in viaggio

Pubblicato Thu, Feb 09, 23 da Sunsweet

Con i problemi di digestione non si scherza, specie in viaggio e se ci sono bambini piccoli al seguito. Ma problemi come la stitichezza sono solo un guaio quando la famiglia è in viaggio o ci sono soluzioni semplici per evitare certi mal di pancia da subito?

Per molti di noi, “vacanze” può voler dire:

  1. Distogliere lo sguardo da tutta la faccenda del “mangiare sano”e lasciarsi andare, inserendo nella dieta più cibo spazzatura e capricci, con molte meno fibre del solito.
  2. Disidratarsi. Come il sole appare, la temperatura sale e ci fa sentire il caldo - e la sete – più del solito. Al tramonto, invece, cocktail creativi dai nomi esotici diventano una tentazione per gli adulti. Mentre è importare mantenere alto il livello di liquidi nel corpo, le bevande alcooliche ahimè non valgono in questo conteggio
  3. Rilassarsi lungo il bordo della piscina invece di fare qualche vasca. Tutto quel sole può far sembrare l’esercizio fisico chissà quale sforzo.

Queste tre condizioni possono creare uno sfasamento di quelle funzioni dell’organismo che di solito daremmo per scontate. Risultato: digestione pigra e lenta.

La digestione è in realtà un processo fisico complesso e quando l’apparato digerente va fuori fase, l’intero organismo rischia di risentirne. I problemi digestivi sono tutt’altro che rari tra i vacanzieri. Stando a una ricerca condotta da CondéNet e il California Dried Plum Board, più del 75% di queste persone si è trovato ad affrontare occasionali problemi intestinali in viaggio e il 42 % ha sofferto di stitichezza.

Una digestione lenta, un intestino pigro possono in breve tempo iniziare a causare disagio fisico e addirittura ansia. Che cosa si può fare? Ecco una sintesi dei principali metodi per mantenere l’intestino regolare quando ci si sposta.

Fare buone scelte

Scegliete cibi sani – tutte le volte che è possibile – e assicuratevi di bere abbondantemente. Acqua e succhi di frutta diluiti sono entrambi ottime scelte, dal momento che riescono a calmare la sete e contribuiscono a una corretta nutrizione.

Muoversi

Fate in modo di assommare un po’ di attività fisica ogni giorno, quando la vostra routine cambia. E anche se state viaggiando, di solito ci si può muovere un po’ lì intorno, ogni tanto. Qualcosa di semplice, come una breve passeggiata o un veloce stretching, possono fare meraviglie.

Pianificare per tempo

Fate provvista di una scelta di snack salutari, comodi, da portarvi dietro. Le prugne secche, per esempio, è provato che funzionano per una digestione sana. Potete avere sempre con voi questi frutti, ovunque andiate. E poi, sapete? sono deliziose.

Scaricare lo stress

Anche se normalmente non è lo stress in sé che causa problemi di salute – come i disturbi digestivi di cui stiamo parlando – ma importa il modo in cui lo si tratta, resta importante trovare dei modi di fare che tutto vada avanti. Insomma, non dimenticate di godervi il viaggio!

La buona salute digestiva – di questo ci occupiamo!

In Sunsweet, il tema che ci appassiona è la salute della digestione. Perché allora non dare un’occhiata ai nostri quattro consigli per una sana digestione e ai consigli per chi viaggia.

Se invece cercate informazioni più articolate, potete scaricare GRATIS la nostra guida al vivere in salute!

Buon viaggio!

Attenzione: Le prugne aiutano la digestione e la regolarità intestinale quando se ne consumano 100 g al giorno nell’ambito di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita attivo. Consultare sempre il proprio medico in caso di problemi.